Un travaso di liquidi sicuro? Ecco come si deve svolgere
Agosto 30, 2023Nel caso in cui nella propria azienda si avessero delle mansioni correlate alla gestione dei liquidi pericolosi, è bene mettere in evidenza come questi ultimi non si possono in alcun caso travasare in via diretta. Non solo, dal momento che pure l’impiego di un imbuto non riesce a garantire un livello di sicurezza che si può definire quantomeno sufficiente. È chiaro che bisogna optare per delle soluzioni professionali, come i sistemi travaso AdBlue®, che sono in grado di garantire efficacia ed efficienza, ma soprattutto massima sicurezza.
L’aspetto della sicurezza è fondamentale
I liquidi e le sostanze pericolose, come si può facilmente intuire, non dovrebbero mai essere oggetto di un travaso diretto. Stesso discorso anche per quanto concerne l’impiego di un imbuto, dal momento che si tratta di uno strumento che non è assolutamente in grado di garantire un sufficiente livello di sicurezza. La sicurezza deve essere sempre preservata per evitare il rischio di cadute, che è molto alto, per colpa dello scivolamento su superfici particolarmente sporche. I liquidi pericolosi possono produrre dei vapori che possono far davvero male alla salute degli operatori.
La scelta dei materiali
Tra le soluzioni più gettonate e diffuse troviamo sicuramente le pompe industriali robuste che vengono realizzate in polipropilene per acidi e basi, ma anche in acciaio inox V2A per delle sostanze infiammabili. Ad ogni modo, il suggerimento migliore è di sfruttare delle guarnizioni realizzate in PTFE. L’importante è verificare in ogni caso che il materiale che viene utilizzato sia adeguato rispetto alla sostanza che sarà oggetto del travaso. Per questo, è bene controllare sempre l’elenco delle idoneità chimiche.
Il contenitore per il travaso
Per poter portare a termine il travaso è fondamentale scegliere anche il serbatoio adatto all’operazione che si deve svolgere. Usando delle taniche e dei fusti di ridotte dimensioni, quindi, con una capacità massima che si aggira intorno ai 60 litri, è meglio puntare su delle pompe che siano in grado di sfruttare quello che viene chiamato principio della sovrapressione.
Tramite l’uso di una specifica pompa oppure di uno stantuffo si riesce a far finire l’aria direttamente nel contenitore. In questo modo, all’interno del contenitore si crea una vera e propria sovrapressione, che porta il liquido a fuoriuscire verso l’esterno, precorrendo l’intero tubo di pescaggio. Per dei fusti che sono caratterizzati da dimensioni notevoli e da contenitori aperti, la cosa migliore da fare è quella di optare per l’acquisto di pompe per fusti dove il liquido subisce un’aspirazione e poi viene fatto fuoriuscire. Si tratta di puntare sull’impiego di un gruppo di pompe che è veramente facile e immediato nell’utilizzo e che può contare su una struttura particolarmente robusta.
Travasi e la tenuta di gas
Il fatto di dover travasare e gestire dei solventi, come ad esempio nel caso dell’ammoniaca, è facile che porti alla formazione di vapori che possono davvero essere nocivi e pericolosi per la salute umana. L’evaporazione nel luogo di lavoro si può ridurre il più possibile usando un apposito raccordo per fusti a tenuta di gas. In questo modo, si riducono i rischi anche per l’utilizzatore.
Nel caso in cui si dovessero gestire dei travasi di sostanze estremamente velenose e quando si è in presenza anche di un odore particolarmente intenso, è chiaro che serve valutare l’uso di un sistema di travaso chiuso, che possa contare anche sulla presenza di un’apposita condotta flessibile per il gas.
Tramite un simile procedimento, ecco che i gas che si formano finiscono di nuovo nel contenitore primario. I gas che possono rappresentare un pericolo per la salute rimangono all’interno del sistema, in maniera tale da garantire sempre un elevato livello di sicurezza nel corso di tutta l’operazione di travaso.